L’Umanità Predinastica- Il Mistero degli “ Shemsu- Hor”, o Shining Ones

Ammetto che da parecchi anni la sensazione che nell’antica Atlantide, resa nota dagli scritti di Platone, vivesse una umanità molto più cosmica ed evoluta di quella attuale non mi abbandona. Dirò di più – coloro che per secoli abbiamo considerato e chiamato Dei, molto probabilmente erano membri di quelle antiche civiltà sopravvissuti al cataclisma, adorati da una umanità nuova molto più “giovane”, che appunto come Dei li vedeva. In ogni caso, la crescita spirituale un tempo era fondamentale durante il tempo in cui un’anima rimaneva incarnata in un corpo, ed era incoraggiata, a differenza dei giorni nostri. Molti templi antichi e costruzioni millenarie erano adibite a quello scopo, come l’interessante ricerca di Freddy Silva darebbe ad intendere (link alla fine di questo articolo).

Ovviamente non ho alcuna pretesa di avere in tasca la verità. Qualsiasi essa sia, però, miti e leggende di un antichissimo popolo profondamente evoluto che ha viaggiato molto e distribuito in giro per il mondo antiche conoscenze di natura sia pratica (agricoltura, matematica, scrittura, ecc.) che spirituale provengono da molte nazioni, incluso l’antico Egitto, dove questi sapienti teoricamente presenti in tempi predinastici erano conosciuti come Shemsu Hor, Compagni/Seguaci di Horus.

Altrove erano conosciuti con altri nomi e collettivamente sono noti come gli Shining Ones , gli Esseri Luminosi, a metà tra l’umano e il divino. In Egitto, prima di loro leggenda narra che regnarono gli dei, tra cui Ptah e Oro/Horus, ma dopo di loro ebbe inizio il periodo dinastico, in cui il faraone, pur rappresentando Oro, non era più divino, bensì solo umano. Gli Shemsu-Hor agirono quindi da ponte tra Dei e umani, ma restano i nostri predecessori, l’antica umanità in altre parole.

Il famoso Manetone, storico e sacerdote egizio, fa iniziare la sua mitologica storia predinastica d’Egitto nel 30544 a.C., anno che inaugurò un periodo in cui regnavano gli dei (nella sua versione, gli dei regnarono per 13900 anni), al quale fece seguito un periodo in cui regnavano le dinastie dei semidei ( Shemsu Hor ), seguiti infine dalle dinastie dei sovrani umani.

Esistono conferme dell’esistenza di sovrani predinastici, vissuti millenni prima delle dinastie a noi più note, nella forma di iscrizioni ancora visibili presso il tempio dedicato alla dea Hathor. Il tempio di Hathor che vediamo ancora oggi a Dendera è tolemaico (Tolomeo XII) e quindi risale al 54 d.C. Le iscrizioni trovate, però, narrano di eventi risalenti ad epoche considerate remote già qualche millennio fa, facenti riferimento ai leggendari Shemsu-Hor, i quali, secondo le iscrizioni trovate, avrebbero progettato il tempio preesistente a quello attuale che, secondo reperti storici ed archeologici, risalirebbe ai tempi del sovrano Thutmose III (circa 1450 a.C.).

Il fatto interessante è che Thutmose III, a quanto pare, ritrovò iscritti su un rotolo di pelle nella città di Dendera dei disegni arcaici del periodo degli Shemsu-Hor che raffiguravano il progetto del tempio che egli poi edificò. Ma, che ciò sia vero o meno, un fatto ancora più interessante è che le stesse iscrizioni sono state ritrovate anche sull’antico muro del lato sud del tempio, in cui si nomina Pepi I (della VI dinastia, 2350 a.C.), sovrano che aveva forse già precedentemente iniziato ad edificare il tempio poi eretto da Thutmose.

Mi spiego meglio. Gli Egittologi insistono nel considerare gli Shemsu-Hor frutto di miti e leggende e quindi non esistiti nella realtà. Nonostante ciò, una iscrizione specifica in una delle cripte del tempio di Hathor fa risalire le origini e la progettazione del tempio stesso agli Shemsu-Hor, progetto preservato, secondo le iscrizioni, sia da Pepi VI che dal suo predecessore Thutmose III. Come la mettiamo con la convinzione degli “esperti” che gli Shemsu-Hor siano da considerare solo un mito?

Una ulteriore testimonianza relativa agli Shemsu-Hor si trova sul Papiro di Torino, un documento della XIX dinastia che potrebbe risalire al regno di Ramesse II e che introduce i re divini e semidivini del periodo predinastico e riporta inoltre l’elenco dei sovrani dopo l’unificazione di Alto e Basso Egitto. Questo documento, conservato al museo egizio e conosciuto anche come Papiro dei Re o Canone Regio , sembra essere l’unico ad offrire qualche informazione sulla casta da cui provenivano i faraoni, appunto i misteriosi Shemsu-Hor, i quali avrebbero regnato in Egitto per 13420 anni prima dell’ascesa al trono di Menes, il re sovrano che unificò i dei regni. A quanto pare, l’antica umanità era diversa da oggi. Il potenziale umano sembra essere notevolmente superiore a ciò che siamo incoraggiati a sviluppare e coltivare oggi nella nostra interiorità.

Secondo antiche scritture Egizie, i Compagni di Horus, gli Shemsu-Hor, erano considerati diretti discendenti delle divinità che abitarono in Egitto durante il periodo denominato Zep Tepi (“Il Primo Tempo”), precedente all’ultima glaciazione. Pare anche che, secondo le leggende, gli Shemsu-Hor fossero caratterizzati da capacità cosiddette paranormali di cui, a parere di molti, l’essere umano in generale sarebbe naturalmente potenzialmente dotato se solo usasse e sviluppasse tale potenziale, allo scopo di realizzare la propria insita divinità.

A proposito di antiche scritture, nella Genesi si dà ad intendere che i Nefilim avevano una natura superiore a quella dell’uomo. E qui si aprono mille dubbi e domande. Chi erano i Nefilim? Zecharia Sitchin, Mauro Biglino, Paul von Ward e altri ricercatori hanno forse ragione a sostenere che ci sia stata qualche interferenza cosmica sulla Terra? Anche in questo caso esistono poche certezze riguardo alla natura cosmica dell’essere umano. Torniamo a discutere degli Shining Ones. Diciamo che tempo fa, durante il mio periodo egizio, per così dire, ho avuto un’esperienza personale che ha reso rilevante questo argomento.

Ho incontrato il concetto di Shining Ones in diversi momenti nella vita, in parte anche nelle mie cosiddette regressioni. Più tardi ho letto più di un libro in cui questa razza, per così dire, è stata citata. Ho letto di loro, per esempio, in un romanzo di Joan Grant, autrice di far memory books, cioè di romanzi (molto popolari) basati sui suoi presunti ricordi di esistenze precedenti. L’unico romanzo tradotto in italiano che ho trovato basato su memorie di una vita antica, diciamo, che dà qualche dettaglio sugli Shining Ones è quello di Elisabeth Haich, Iniziazione, Memorie di un’Egizia (link in fondo). Libro molto interessante, che raccomando caldamente, ma forse è perché ho un forte legame con l’Egitto.

Volendo conferma sulle mie sensazioni in ogni caso, ho cercato libri e fonti affidabili da cui trarre informazioni. Ho già citato i libri ed il lavoro di ricerca di Freddy Silva. Ho poi scoperto che un altro libro su queste genti teoricamente semidivine, gli Shining Ones appunto, è stato scritto dallo scrittore a volte controverso Philip Gardiner, il quale ha dedicato loro un intero libro, basato però forse su una percentuale troppo alta di supposizioni e di conclusioni soggettive.

Altra storia è invece il libro dallo stesso titolo, The Shining Ones, un vero e proprio libro di ricerca che riguarda le origini degli esseri umani, le loro religioni, le traduzioni di testi antichissimi e infinitamente rari dalle loro lingue originali, eccetera. Ha un prezzo esorbitante (£49,50) che riflette l’enorme ricerca grazie alla quale è stato compilato dagli autori Christian e Barbara Joy O’Brien, veri e propri studiosi accademici. Ovviamente, non è stato tradotto in italiano. Chi fosse interessato, può ordinare il libro (in inglese) direttamente da questo link: The Shining Ones

Come sempre in questi casi, trattandosi principalmente di materiale tramandato attraverso miti e leggende, ma non per questo basato su fantasie, non si hanno certezze sui nostri fratelli Luminosi, in quanto si tratta di migliaia di anni fa, ma c’è chi li considera degli antichi, itineranti sacerdoti profondamente evoluti, sia spiritualmente che scientificamente, capaci quindi di manipolare gli esseri umani e far credere loro di tutto, incluso di essere delle sagge Guide, Déi, angeli incarnati, alieni, discendenti di Atlantide o Lemuria, chi più ne ha più ne metta. Ma c’è anche chi ritiene che molti di questi nostri antenati evoluti si siano reincarnati oggi per accelerare l’evoluzione dell’umanità. Non avrei troppi problemi a considerare possibile questa ipotesi, visto come l‘umanità sta effettivamente cambiando .

Qualsiasi sia la verità, non è irragionevole supporre, visti anche i molteplici ritrovamenti archeologici di notevole sofisticazione tecnologica a cui non si riesce a dare una spiegazione logica, che ci fu un tempo nella preistoria durante il quale gli esseri umani erano illuminati ed evoluti e che tale conoscenza probabilmente fu nel tempo usurpata dalle varie caste sacerdotali per mantenere dominio e controllo sui loro simili, riducendo la verità sulla nostra storia e sul nostro potenziale in frammenti slegati, poi finiti in mano alle società segrete, disponibili oggi in toto solo a certi livelli di iniziazione. Il risultato (relativamente deprimente) è che oggi probabilmente si hanno solo brandelli di verità riguardo al potenziale umano, come molti di noi sospettano.

Fatto sta che l’umanità, nonostante un passato glorioso ed evoluto di cui si sa ben poco, ad oggi rimane divisa e confusa – del resto il modo migliore per controllarla, la formula che riassume questo triste disegno, è sempre stata “dividi, conquista e controlla!”. Qual è dunque la soluzione? Forse sta ancora a ciascuno di noi perseguire la propria evoluzione personale.

Uno di questi modi potrebbe essere risvegliare vecchie memorie, che vengano considerate memorie di vite precedenti, oppure memorie tratte dall’inconscio collettivo e quindi da un serbatoio che racchiude e contiene la storia dell’umanità, accessibile a chiunque si metta in stato alfa o theta. Uno stato alfa o theta è uno stato alterato di coscienza in cui ci troviamo in modo naturale prima o dopo il sonno ed in altri momenti della giornata, come spiegato nei miei videocorsi. I primi due video dei corsi sono accessibili gratuitamente, qualora qualcuno volesse curiosare. A proposito, sottolineo per gli interessati che si può interrogare l’inconscio personale o collettivo sia attraverso l’ipnosi che attraverso altri semplici metodi NON IPNOTICI connessi alla psicologia transpersonale , quindi al lato più trascendente che ciascuno di noi ha, ma di cui anche un ramo della psicologia si occupa. Anche questi sistemi non ipnotici fanno parte del mio videocorso sulle regressioni.

In conclusione, abbiamo più domande che risposte relativamente al passato dell’umanità. Non è difficile credere che i livelli evolutivi si siano succeduti e che abbiamo forse già raggiunto l’apice in altre ere, finite con l’autodistruzione e distruzione di qualche pianeta del nostro sistema solare (per esempio il fantomatico Maldek). E abbiamo ricominciato, forse più di una volta. Resta una grande incognita, sulla quale il lavoro di regressione personale, così come quello di Michael Newton attraverso migliaia di regressioni, potrebbe gettare un po’ di luce. Nessuna risposta definitiva, però. Su questo non c’è dubbio.

Ed ecco qualche libro raccomandato: